Anche le Ong cedono alla pornografia della povertà generata dall’IA
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Immagini che ritraggono le persone più vulnerabili e povere vengono utilizzate nelle campagne sui social media del settore, spinte da preoccupazioni relative al consenso e ai costi. L’articolo del


@informapirata @informatica @Fiorenzo Questo mi fa sbroccare come Sgarbi e Morgan (che nel contesto dell’arte e della musica hanno pure ragione, spesso).
Avevo paura a esprimermi così, perché più volte quando ho posto dei dubbi sulle organizzazioni non governative e la loro gestione economica, mi son sentita dire le peggio cose. SPOILER: io non vorrei chiudere nessuno. Vorrei solo si gestissero meglio.